Pierluigi Candelori scrive un romanzo che ha il gusto dell’autobiografia. Non si può escludere infatti che “La vita dentro un arcobaleno” possieda tracce di esperienza vissuta in prima persona dall’autore del testo. In questo romanzo di raccontano le avventure di Giuseppe, un giovane italiano, partito alla ricerca di un avvenire in quello sconfinato continente che è l’Africa. Pubblicato dai tipi della BookSprint Edizioni, questo romanzo si rivolge una fetta molto ampia di pubblico di lettori.
1. Ci parli un po' di Lei, della Sua vita. Da dove viene? Come e quando ha deciso di diventare scrittore?
Nasco 44 anni fa da padre artigiano e madre insegnante. Ho vissuto gran parte della fanciullezza con i nonni materni a S.Margherita, un piccolo borgo della provincia di Teramo. Ho frequentato in loco la scuola elementare. Già in terza classe la maestra aveva notato in me uno spiccato senso di immaginazione tanto da spingermi ad inventare storie di pura fantasia. Nei miei scritti utilizzavo spesso il gatto Felix come protagonista. Amavo i fumetti. Gli insegnanti che ho avuto in tutto il percorso scolastico dalle medie fino al liceo hanno sempre apprezzato le mie doti da scrittore. Un tema che ricordo particolarmente aveva come titolo “WIl mio angolo di mondo”. Frequentavo il V° ginnasio. Nonostante ciò non mi sono mai ritenuto uno scrittore vero. Ho considerato la scrittura semplicemente una passione, un hobby. Nel 2008 ho pubblicato per la prima volta nella vita un opera dal titolo “L'Africa a pezzi”, una raccolta di eventi e storie derivanti dalla mia esperienza personale nel continente nero. Per circa 10 anni ho collaborato ad un progetto umanitario a favore dei bambini svantaggiati dell' Uganda.